RAJA YOGA
MEDITAZIONE
Parte cento ventisettesima

… Ciò non esimerà dalla necessità di avere sempre una sezione esoterica e segreta, poiché esisteranno sempre verità e fatti rischiosi per i non iniziati; ma ciò che cerco di farvi notare è che col tempo i misteri saranno ammessi come fatti e riconosciuti universalmente come scopo e meta. I candidati ai misteri vi saranno preparati e proverranno da scuole dedicate in modo ben preciso, sotto guida esperta, alla loro formazione. Scuole simili sono già esistite nel tempo e con il volgere della ruota torneranno in manifestazione. Quando? Dipende dall’umanità stessa e da tutti voi che lavorate con fede e aspirazione ai primi inizi del piano.
H.P.B. pose la prima pietra della prima scuola in questo particolare ciclo minore (che tuttavia è relativamente importante, in quanto prodotto della quinta razza madre, efflorescenza del quinto principio). È la chiave di volta. L’opera prosegue con la fondazione, come anzidetto, delle varie scuole e anche la scienza mentale vi trova il suo posto. Procederà nel modo desiderato se ciascuno di voi, che ora è sottoposto a una preparazione occulta, tenderà ogni nervo e dedicherà ogni sforzo al lavoro in corso. Se si farà tutto il possibile, quando il Grande Signore verrà con i Suoi Maestri l’opera riceverà un ulteriore impulso; gradualmente si estenderà e accrescerà fino a divenire una potenza nel mondo. Verrà il giorno delle scuole occulte che prepareranno definitamene gli uomini all’iniziazione.La Scuola unica fondamentale.
È quindi essenziale dare rilievo al fatto che, qualunque siano le sue ramificazioni, la scuola fondamentale d’occultismo è quella che ha le sue radici nel centro sacro del pianeta, Shamballa. In quel luogo, sotto lo sguardo diretto dell’Unico Iniziatore stesso che, ciò di cui raramente ci si rende conto, è la più alta espressione sulla terra del Raggio d’Insegnamento, si trova quella che potrebbe essere definita la sede centrale della formazione educativa e disciplinare della Gerarchia. Là opera il Chohan, direttamente responsabile dei vari tentativi e al quale rispondono i Maestri che assumono allievi e i Rettori delle varie scuole occulte. Tutto procede nell’ordine e secondo la legge.
A questo punto è necessario sottolineare che la Fratellanza della Luce, rappresentata dai Maestri dell’Himalaya, ha altri suoi esponenti che svolgono compiti specifici altrove, sotto debita e adeguata supervisione. Alcuni sono troppo inclini a pensare di essere i soli depositari della religione della saggezza. Non è così. In questo momento particolare (allo scopo di sviluppare e offrire l’occasione propizia alla quinta sottorazza) la Fratellanza dell’Himalaya è il principale canale di sforzo, di potere e di luce. Contemporaneamente procede però anche l’opera con altre razze e molti altri progetti, tutti emananti dalla sede centrale di Shamballa, affiancano l’opera himalayana. Tenetelo ben presente, poiché è importante. La Scuola o Loggia dell’Himalaya riguarda principalmente l’occidente ed è l’unica scuola, senza eccezione, che controlli l’opera e il rendimento degli studenti d’occultismo dell’Occidente…

AGNI YOGA
MEDITAZIONE
Parte cento ventisettesima

L’Agni Yoga deve essere introdotto nella vita, ma chi lo porta non deve vivere differendo esteriormente dagli altri. L’Agni Yogi vive senza essere notato. Non ha bisogno di distinzioni umane. Osserva, ma evita di suscitare l’attenzione altrui. La folla lancia frecce di attenzione che sono inaccettabili per la corrente dello spazio, perché l’opera evolutiva non viene plasmata dalle masse. Anche la corrente individuale a volte deve essere protetta dai dardi accidentali lanciati dalla folla. Ciò non significa che sia necessaria una pur minima alienazione dalla vita. Occorre solo stimare in che misura le circostanze siano adatte al fine. Lo yogi non si cura di ciò che sembra una disgrazia, perché vede le cause e gli effetti degli eventi inaspettati. Gli uomini di solito scambiano per accidentale ciò che è effetto di persistenti influenze dal passato, anche molto remoto. E dove gli altri respingono le avversità con disdegno, lo yogi percepisce delle vere e proprie occasioni. Non stupitevi se il cuore dello yogi risponde al più miserevole dei cani, in cui vede i semi della devozione, o se d’un tratto elegge il più umile fanciullo a futuro collaboratore.
Non appena la gente lo giudica severo e freddo, egli compie un atto inatteso di vero amore e compassione. Ma sicuramente il movente di quell’atto sarà mal giudicato dagli astanti. L’accusa di essere un ingannatore è titolo d’onore per lo yogi, giacché l’evoluzione è un abominio per l’ignorante. Noi parliamo per l’umanità e gli individui, ma la bestia dell’ignoranza è ben lontana da chi costruisce.

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