Tutte queste condizioni si possono notare nel processo di iniziazione dell’uomo e del suo trasferimento dal quarto regno a quello spirituale. I suoi sforzi devono essere autoindotti, ossia essere il risultato del proprio sforzo autocosciente; essi riceveranno una risposta dalla sua supercoscienza, l’aspetto atmico o Spirito, e questa duplice interazione sarà ulteriormente facilitata dai Custodi dei Riti dell’Iniziazione. Tutti e tre gli effetti sono tuttavia percepiti nello spirito-materia; tutti procedono secondo la legge di vibrazione, e questa legge è letteralmente la risposta della sostanza devica alla forza che emana da una fonte, cosciente o incosciente.
Quarto. Questi “deva delle ombre” compiono certe attività interessanti di vario genere, ma talmente varie che è impossibile enumerarle. Possiamo tentare di precisare brevemente qualcuna di queste funzioni, ricordando sempre che qual che possiamo dirne sul piano fisico può essere affermato anche per le loro corrispondenze su tutti i piani. Stiamo parlando dei deva sull’arco evolutivo, i quali si possono dividere nelle classi seguenti.
Classe 1°. Gli agenti particolari della magia. Sono specialmente suscettibili alle vibrazioni costruttive dei sette Raggi.
Classe 2°. Un gruppo di Agnichaitan che si manifestano come elettricità del piano fisico. Sono un gruppo che gradatamente viene sotto il dominio dell’uomo, e sarà da questi sempre più dominato.
Classe 3°. Un gruppo che forma le aure della salute in tutti e tre regni mediani della natura (vegetale, animale e umano) sia collettivamente sia individualmente. L’uomo viene in contato con loro lungo le linee della medicina, e comincia in parte a riconoscerli. Uno dei grandi errori in cui è caduta la famiglia umana è stata la pratica di somministrare medicamenti minerali all’uomo a scopo terapeutico. Ne è stata una combinazione di sostanze deviche che non era prevista. Il rapporto dell’uomo con i regni inferiori, e particolarmente con quelli animali e minerale, ha prodotto una condizione particolare nel mondo dei deva, ed ha portato a complicare la loro evoluzione. . L’uso di cibo animale (e in minor grado l’uso dei minerali come medicina) ha prodotto una mescolanza di sostanza devica e di vibrazioni che non sono reciprocamente intonate. Il regno vegetale è in una posizione completamente diversa, e parte del suo karma e consiste nel procurare il nutrimento per l’uomo; ne è stata la necessaria trasmutazione della vita di quel regno in uno stadio superiore (l’animale) che è la sua meta. La trasmutazione della vita vegetale ha luogo necessariamente sul piano fisico. Di qui la sua disponibilità come alimento. La trasmutazione della vita del regno animale in quella del regno umano ha luogo sui livelli Kama-manasici. Di qui la non utilizzabilità, intesa esotericamente, dell’animale come cibo dell’uomo. Questo è un argomento a favore della vita vegetariana, che merita debita considerazione.
Classe 4°. Una classe molto importante dei deva eterici, per quanto riguarda l’uomo, che sono precisamente la sostanza costituente dei suoi centri: Essi occupano questa posizione per ragioni karmiche, e sono sotto vari aspetti, tra i deva delle ombre più altamente evoluti. Si distinguono per la capacità di rispondere un modo speciale a un gruppo particolare di vibrazioni planetarie e, per la loro essenza essenziale nella propria sfera particolare, mettono l’uomo in grado di reagire allo stimolo dei Raggi. Ogni centro è sotto l’influenza dell’uno o dell’altro pianeta. Da questo fatto dipende la capacità dell’uomo di porsi infine in rapporto – per mezzo dei suoi centri – con la settemplice anima del mondo.
Classe 5°. E’ questo un gruppo importantissimo di deva, particolarmente attivi e dominanti esotericamente durante questa ronda; sono gli Agnichaitan che formano il centro che vibra in conformità di kundalini nelle sue varie forme e manifestazioni: è il centro alla base della spina dorsale. In questo centra vi è una potente manifestazione delle due polarità, poiché i petali del centro che è la sede di kundalini, e il fuoco o la vitalità che gli anima, sono negativo e positivo nel reciproco rapporto. Questo centro si ritrova in una forma o nell’altra in tutti gli esseri senzienti, e da esso dipende in gran parte:
a. La coscienza in uno dei suoi sette stadi.
b. La continuità dell’esistenza.

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